giovedì 9 agosto 2012

Oggi ti guido io, testimonianza di divertimento ed integrazione

BOLOTANA.:

Una ventina di equipaggi provenienti da tutta la Sardegna hanno partecipato alla manifestazione “Oggi ti guido io” promossa dall’associazione sportiva “La campagnola del Marghine” di Bolotana, in collaborazione con la Federazione italiana fuoristrada, il Progetto Mite di Brescia, l’istituto Ierfop di Cagliari per la formazione dei disabili e l’Unione ciechi d’Europa. Equipaggi davvero insoliti quelli delle fuoristrada 4×4 che domenica scorsa, nonostante una leggera pioggia, hanno attraversato la montagna di Bolotana, lungo una quarantina di chilometri di tracciato sterrato all’interno dei boschi, tra Ortachis e Badde Salighes. A indicare la strada all’autista, infatti, c’erano navigatori non vedenti e ipovedenti che, leggendo il radar/road book in braille – la scrittura dei ciechi – hanno guidato il conducente lungo tutto il percorso. «Un’esperienza bellissima – ha commentato Bachisio Zolo, che ha indicato la strada all’autista Fabio Nieddu – che ha consentito anche a chi non vede di essere protagonista di uno sport affascinante nel quale anche i ciechi possono integrarsi insieme ai chi ci vede». Oltre al valore sportivo, la manifestazione, che è stata preceduta da un convegno sulla partecipazione dei non vedenti al mondo dello sport automobilistico, ha avuto contenuti speciali, quali l’integrazione sociale dei disabili e la solidarietà verso chi, nella vita, è stato meno fortunato degli altri.
Ma solo dal punto di vista fisico. Perché i diversamente abili, stavolta, hanno dimostrato di avere abilità forse impensabili fino a qualche tempo fa, quale appunto quella di fare il navigatore nel mondo del rally 4×4. «Per la nostra associazione – sottolinea il presidente della “Campagnola del Marghine”, Massimo Pitzolu – è stata un’esperienza straordinaria che è servita a lanciare un messaggio di solidarietà e integrazione».
Tra gli ospiti della manifestazione, oltre ai delegati della Fif, ex piloti e dirigenti del Mite, c’era anche Andrea Lai, il giovane ingegnere nuorese trapiantato da tre anni a Maranello che si occupa dei motori della F12 della Ferrari. «I non vedenti – ha detto – seguono le vicende della Ferrari con grande passione. Spesso vengono a visitare Maranello e dimostrano di essere informati non solo dal punto di vista sportivo, ma anche tecnico».
Molti sanno anche guidare. Lo hanno dimostrato nel pomeriggio mettendosi alla guida nella pista della zona industriale di Bardosu con a fianco un vedente. «Per un attimo – ha detto un giovane cieco dalla nascita – mi sono sentito Alonso».
Un attimo, accompagnato, stavolta, da segnale di civiltà che rimane per sempre.

Federico Sedda


Fonte:
http://www.unioneciechieuropa.it/uce/561/oggi-ti-guido-io-testimonianza.html

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