sabato 7 luglio 2012

Musicoterapia per bambini non vedenti

Bambini non vedenti

Età evolutiva

Finalità

L’intervento in musicoterapia offre ai bambini non vedenti o con ipovisione l’opportunità di esplorare il mondo circostante in modo gioioso, guidati dai suoni.
La dimensione Spazio - Tempo è resa viva attraverso la presenza delle onde sonore.
Il suono è fonte di energia, spinta al movimento.
Attraverso il movimento che si fa più sicuro il bambino impara a rapportare se stesso e gli altri nel mondo reale, appropriandosi della sicurezza che gli permette di essere protagonista ed autonomo del suo agire, dei suoi apprendimenti, del dialogo con gli altri.

Aspetti scientifici

Attraverso la Relazione Circolare il bambino sperimenta se stesso, la propria corporeità in modo attivo vivendo emozioni che lo spingono ad agire.
La coordinazione orecchio - occhio - mano, orecchio - occhio - piede diventa ancor più importante quando ci si trova nella situazione della cecità o di un modo particolare e soggettivo di vedere.
Vedere e guardare, come udire ed ascoltare, sono modi di percepire la realtà che prevedono l’intenzionalità e la volontà. Un bambino può anche vedere, a modo suo, ma si rifiuta di guardare.
Un bambino non vedente può rifiutare di collaborare per imparare ad orientarsi nello spazio, a servirsi della mani per conoscere il mondo circostante, per leggere e scrivere.
Prendersi cura del mondo emotivo del bambino significa accogliere i suoi "no", per far sorgere in lui il desiderio e la volontà di essere il protagonista della sua vita.
Un bambino ipovedente utilizza il guardare a modo suo come il bambino non vedente elabora strategie per muoversi con sicurezza nello spazio - tempo, secondo il suo modo di essere e percepire.
Nella Relazione Circolare i professionisti (musicoterapeuta e coterapeuta, con la presenza dei genitori) imparano a cogliere i messaggi, i segnali che il bambino manifesta, utili a scoprire in quale modo egli percepisce e si organizza nelle sue azioni.
Il linguaggio verbale che scaturisce è frutto delle esperienze vissute, è un linguaggio conquistato, per questo ricco di significato comunicativo.


Fonte:
http://www.musicoterapia.it/Bambini-non-vedenti,12.html

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