Un interesse talmente sentito, che convince il Commissario Straordinario dell’Istituto dei Ciechi di Milano, Rodolfo Masto, a riproporre la mostra presso la sede, in via Vivaio 7. L’allestimento viene portato a termine nel dicembre 2005 e, in questi primi due anni, porta a 110 mila il numero dei visitatori.
La mostra del resto non poteva trovare sede più appropriata. L’Istituto dei Ciechi di Milano è infatti il luogo dove l’impegno per l’integrazione dei disabili visivi – attraverso attività formative, educative e di sensibilizzazione – ha una lunga e consolidata tradizione. Dialogo nel Buio offre un’innovativa opportunità di impiego a persone con disabilità visiva. A oggi infatti lavorano per la mostra 80 persone, di cui 60 non vedenti.La mostra allestita all’Istituto dei Ciechi di Milano viene accolta con particolare entusiasmo.
Ma quando è nata l’idea di Dialogo nel Buio?Accade più di vent’anni fa, presso un’emittente radiofonica tedesca. Il giornalista Andreas Heinecke, conduttore di una trasmissione, si trova a lavorare per la prima volta con una persona non vedente. Ben presto si rende conto che la vita del suo collega non è triste e priva d’interessi come aveva sempre immaginato, ma ricca di sensazioni e di curiosità verso il mondo. Deve rivedere i sui pregiudizi e di questo cambiamento sente il bisogno di rendere partecipi anche gli altri.
Inizia a cercare una formula comunicativa da proporre al pubblico. Vengono condotte ricerche con installazioni sonore e oggetti d’arte astratta da esplorare con il tatto, e infine si arriva all’idea: proporre un percorso al buio accompagnati da guide non vedenti. Ci si era accorti infatti che questa nuova esperienza sensoriale rendeva più facile mettere in discussione i propri pregiudizi e convinzioni sulla condizione dei non vedenti.
La prima edizione si tiene così a Francoforte nel 1988 ed è subito un successo. Da allora la mostra è stata allestita in Europa, America del Nord e del Sud, Asia, ogni volta adeguando la formula in relazione agli spazi e alle peculiarità del luogo.
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