martedì 22 maggio 2012

Velisti non vedenti grazie alla bussola ‘sonora’ realizzata dagli studenti

FIRENZE
Una bussola sonora. Per fare provare anche a un non vedente l’emozione di vivere il mare al timone di una barca a vela. È l’iniziativa scaturita dell’attività della sezione di Firenze della Lega navale italiana e dell’Unione ciechi nata per contribuire all’integrazione civile e sociale dei giovani diversamente abili e creare per loro occasioni di carattere sportivo e culturale.
Il nuovo strumento, realizzato dagli studenti dell’Isis Leonardo Da Vinci, è stato presentato questa mattina a Palazzo Vecchio dall’assessore all’educazione Rosa Maria Di Giorgi, il vicepresidente dell’Unione italiana ciechi, il dirigente scolastico del Da Vinci Giacomo D’Agostino e il vice presidente della Lega Navale Italiana di Firenze Angelo Simontacchi.
«Tutto nacque cinque anni fa – ha ricordato il presidente provinciale dell’Unione italiana ciechi Antonio Quatraro – la Lega Navale di Firenze organizzò un corso di vela per non vedenti.
Gli allievi impararono le nozioni di base, come sentire il vento e mantenere la rotta.
Dopodichè, tutti al mare a Castiglioncello, dove gli studenti si resero conto di quanto sarebbe stata utile per loro una bussola parlante».
Si tratta di uno strumento semplicissimo che, proprio come un cellulare dotato di comandi vocali, riesce a guidare il non vedente durante la navigazione.
«La bussola – ha spiegato Giancarlo Martini, docente dell’Itis che ha realizzato il software – si basa su un piccolo computer che, tramite un componente elettronico, riesce a determinare dove si trova il nord e a trasformare questa informazione in una voce sintetizzata». Così il non vedente, quando si trova sulla rotta, non deve far altro che premere un pulsante. E quando la barca va fuori strada la bussola dà un avvertimento. Altrimenti, non emette alcun segnale.
Realizzarla, per gli studenti dell’Isis Da Vinci, è stato quasi un gioco da ragazzi.
«Tutti cerchiamo ‘rivincite’ sui nostri limiti, non solo i non vedenti – ha sottolineato l’assessore all’educazione Rosa Maria Di Giorgi – e di sola tutela sociale si muore. Servono esempi perché altri possano osare, magari rischiare un fallimento, ma riprovare. Molti ciechi vivono il loro limite come naturale, mentre è sociale. La maggior parte di loro resta chiusa in casa, alcuni accettano i mestieri ‘compatibili’, come quello di centralinista, fissati per legge anche se potrebbero aspirare a qualcosa di meglio». «Questo progetto dimostra che anche per i non vedenti si può aprire un mondo di opportunità – ha aggiunto l’assessore Di Giorgi – i ragazzi che hanno partecipato al corso di vela hanno ottenuto una grande ‘rivincita’ sul loro limite dimostrando a tutti che se la cecità resta una privazione non è per forza una condanna all’angoscia»
«Docenti e studenti dell’istituto Da Vinci hanno raccolto la ‘sfida’ lanciata dalla Lega navale – ha concluso Rosa Maria Di Giorgi – e, mettendo in campo tutte le loro competenze, sono riusciti a realizzare uno strumento innovativo, utile ai loro coetanei diversamente abili. Si è trattato di un percorso educativo interessante che si è tradotto in un bellissimo esempio di solidarietà».
Durante il corso a vela i partecipanti hanno seguito lezioni teoriche e svolto esercitazioni pratiche di uscite in mare su imbarcazioni cabinate: «tutte le attività didattiche teoriche e pratiche – ha spiegato Angelo Simontacchi – sono state seguite con grande interesse e partecipazione, con ottimi risultati nell’apprendimento delle nozioni teoriche e nella capacità di governare una barca».
Per quanto riguarda gli strumenti didattici è stato necessario ‘inventare’, oltre alla bussola, un glossario dei termini marinareschi nella lingua dei segni LIS per i sordi e sostenere lo sforzo delle persone non vedenti per riuscire a “concettualizzare” oggetti, disegni e immagini solo attraverso il tatto e la descrizione verbale.
«Per questo – ha spiegato Simontacchi – sono stati realizzati una serie di ausili didattici: accanto ai tradizionali modellini di imbarcazione, sono stati realizzati simulatori tattili di andature, modelli per la valutazione degli effetti dell’altezza dell’onda sullo sbandamento dell’imbarcazione, sagome galleggianti per apprezzare la stabilità di forma e di peso, carte nautiche in rilievo con meridiani e paralleli in braille, goniometro tattile, riga e squadra tattile per l’uso delle carte nautiche».
Il prototipo di bussola ha ottenuto il 1° premio alla VII edizione del concorso nazionale ‘Fabbricando 12’.
La premiazione si svolgerà nel Palazzo della Regione Friuli Venezia Giulia sabato prossimo e in quell’occasione sarà assegnata al progetto anche una medaglia in fusione di bronzo come esclusivo riconoscimento del Presidente della Repubblica.
«Sempre al Leonardo da Vinci, negli anni Novanta – ha concluso Quatraro – fu creata una penna per il disegno a rilievo, che oggi usiamo nelle nostre scuole. E recentemente è stato messo a punto Alfred, un robot per lo studio dell’anatomia utilissimo per i futuri massofisioterapisti. Quando la scuola si apre ai bisogni dei giovani con difficoltà e realizza un ausilio per dare loro il sapore della libertà e dell’autonomia, diventa una scuola con una marcia in più: la marcia della solidarietà»

Fonte:
Comune di Firenze

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