martedì 17 luglio 2012

Tifloinformatica, Centro per l'integrazione scolastica dei non vedenti di Brescia

Tifloinformatica

Il Servizio si inserisce ed integra la Consulenza Tiflodidattica e mette a disposizione i suoi esperti per supportare e rispondere al sempre piu' crescente bisogno di formazione all'uso degli strumenti informatici specifici per soggetti con deficit visivo.
Cio' e' naturalmente possibile se l'approccio alla tecnologia e, nello specifico, agli ausili informatici viene attuato gradualmente all'interno del piu' ampio percorso formativo-educativo del soggetto finalizzato alla sua autonomia personale, gestionale, scolastica e professionale.
 Il tutto senza prescindere dalla necessita' di fare chiarezza sul significato e l'utilita' della strumentazione informatica che deve sempre intendersi come mezzo di apprendimento e di integrazione scolastica e sociale, e mai come fine a se stessa.
Il Servizio di Consulenza Tifloinformatica e' rivolto a tutti gli utenti in carico al Centro (non vedenti o ipovedenti), ai loro familiari, alle scuole e agli insegnanti coinvolti nel progetto formativo del soggetto con minorazione visiva.

Esso si propone di:

1) Offrire un contributo alla scuola e alle strutture educative nella stesura del percorso formativo tiflo-informatico del soggetto con minorazione visiva, da inserire nel progetto educativo scolastico globale;
2) Contribuire alla preparazione di base degli insegnanti, degli operatori e dei familiari del soggetto sull'uso degli strumenti specifici.
3) Concordare e condividere momenti sistematici di confronto-verifica e scambio di informazioni con le singole equipe del Centro o con i loro rappresentanti.
4) Coinvolgere i genitori nella formazione tifloinformatica del figlio/a attraverso momenti sistematici di confronto individuali e/o assembleari.
5) Organizzare momenti di confronto-formazione con esperti e tecnici del settore.

ARTICOLAZIONE DEL SERVIZIO RIVOLTO AL SOGGETTO
Linee d'intervento

1. Analisi della situazione di partenza

a- l'operatore del Centro non vedenti, dopo che gli e' stato assegnato il caso, si incontra con la tiflologa e gli incaricati per l'informatica per una prima valutazione del livello di apprendimento del soggetto, del grado di autonomia, dei prerequisiti necessari e con quali modalita' devono essere introdotti gli strumenti informatici e per quali obiettivi,

b- incontro con la famiglia del soggetto per coinvolgerla nel progetto e per avere informazioni di tipo medico sanitarie affinché l'utilizzo di strumentazioni informatiche non siano controproducenti per la patologia, soprattutto per i soggetti ipovedenti o pluriminorati;

c- incontro con i referenti scolastici per coinvolgerli nel progetto e per reperire i fondi per l'acquisto degli strumenti.

2. Individuazione degli strumenti e dei programmi software

a- L'insegnante del Centro con gli incaricati per l'informatica, il soggetto e i genitori si recano presso i centri che forniscono gli strumenti per "provare" lo strumento scelto;

b- Una volta scelto lo strumento gli incaricati per l'informatica, a richiesta, tengono i contatti tra la ditta fornitrice e l'Ente che fornisce i fondi, a carico del soggetto pagante e' da prevedere anche la spesa di installazione e manutenzione e consulenze extra.

3. Fasi di addestramento per gli insegnanti

a- gli incaricati per l'informatica programmano una prima fase di addestramento per l'operatore del Centro che seguira' il soggetto a scuola;

b- di seguito verranno coinvolti anche gli insegnanti della scuola attraverso una fase di addestramento/formazione presso la scuola o il Centro.

4. Fasi di addestramento per i familiari

a- Gli incaricati per l'informatica programmano una prima fase di addestramento per i familiari che seguiranno il soggetto a domicilio attraverso incontri presso la famiglia o il Centro.


5. Accostamento del soggetto con minorazione visiva ai nuovi strumenti

a- Percorso di conoscenza e orientamento spaziale sul video (utilizzo di schede tattili delle varie schermate)

b- Esercitazione per l'apprendimento della tastiera, definendo dove vengono effettuate le esercitazioni, quando e per quanto tempo si devono fare;

c- Primo utilizzo del nuovo strumento e del programma scelto per alcune discipline con la presenza di un insegnante;

d- Verifiche periodiche degli apprendimenti;

e- Prove di lavoro in autonomia.

L'EQUIPE DEL SERVIZIO DI CONSULENZA TIFLOINFORMATICA
e' composta dalla Signora LIBERINI FIORELLA e dal collaboratore esterno FERRIERI PIER-GIORGIO.

L'OPERATORE DEL CENTRO:

Interviene nella fase di valutazione iniziale circa le abilita' ed i prerequisiti del soggetto con minorazione visiva.

Stende un percorso mirato di addestramento e formazione all'uso della strumentazione specifica rivolto al soggetto e alle figure educative.

In accordo con la tiflologa, l'educatore specializzato del Centro e le insegnanti, valuta e ricerca le strategie e le metodologie piu' adeguate per favorire l'integrazione di tale percorso all'interno del progetto educativo/formativo globale dell'alunno affinché il Computer non divenga elemento di emarginazione ma strumento di autonomia e integrazione scolastica e sociale.

Favorisce il raccordo tra l'educatore del Centro, la tiflologa, la famiglia e la scuola nell'attuazione del percorso informatico..

Svolge attivita' di supporto, supervisione ed aggiornamento degli operatori del Centro relativamente alle tecnologie informatiche specifiche.

Organizza momenti di confronto-formazione con esperti del settore esterni.

Collabora in progetti di ricerca e studio di nuovi programmi e strumenti da sviluppare.


LA CONSULENZA TECNICA ESTERNA:

Con il Centro non Vedenti:
collabora nella formazione di base degli operatori, degli insegnanti e dei familiari e, sempre presso il Centro, per momenti di confronto/formazione con esperti del settore esterni e per progetti di ricerca e studio di nuovi programmi e strumenti da sviluppare.

Con le scuole, famiglie, ecc (a richiesta e con onere a loro carico):
interviene nella fase di analisi della situazione di partenza del soggetto per la compilazione delle schede tecniche di acquisto e/o integrazione degli strumenti sia presso la scuola che presso la famiglia.

Collabora nella ricerca sia per quanto riguarda gli strumenti, sia per il reperimento dei fondi (nomenclatore tariffario, leggi per il diritto allo studio ecc.).

Propone il proprio intervento alle scuole e alle famiglie per l'installazione e l'assistenza degli ausili.

Su indicazione del Ministero della Pubblica Istruzione, è stato istituito un centro di supporto territoriale nell'ambito del progetto "Nuove Tecnologie e Disabilità".

Il Centro NTD di Brescia, attivo dal 23 gennaio 2008, si rivolge a insegnanti, operatori scolastici, genitori e ad alunni/e con disabilità visiva, uditiva e motoria, ritardo mentale, disturbi della comunicazione.

Per scaricare la scheda di presentazione
 

Fonte:

 

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