lunedì 25 giugno 2012

L'insegnamento della musica

L’insegnamento della musica venne introdotto fin da subito nel corso di studi dell’Istituto, sia come momento ricreativo che come occasione di avviamento professionale.
Nel passato infatti la musica rappresentò per i non vedenti una delle principali opportunità lavorative.
Fu in particolare con il rettorato di Luigi Vitali che si assistette a un potenziamento dell’insegnamento della musica, applicato sia agli strumenti a corde e a fiato che al canto corale.
Luigi Vitali non solo promosse l’organizzazione di concerti all’interno dell’Istituto, alla presenza delle autorità cittadine, ma portò l’orchestra dell’Istituto in diverse città italiane e straniere, quali Londra e a Parigi, dove gli allievi dell’Istituto si recarono nel 1881, e Torino, dove l’orchestra si esibì nel corso dell’Esposizione Italiana del 1884.
L’educazione musicale impartita agli allievi più dotati ottenne come risultato non solo un grande numero di diplomati presso i conservatori e le scuole musicali di Milano, Parma, Bologna, Bergamo, Genova, Trieste, ma anche l’occupazione di allievi ciechi come organisti in numerose parrocchie milanesi e lombarde, come pianisti in scuole da ballo, ristoranti, alberghi, cinematografi, nonché come accordatori e di allieve cieche come accompagnatrici musicali presso case religiose, orfanotrofi e asili.

La centralità della musica nella vita dell’Istituto è riscontrabile nella stessa struttura architettonica dell’edificio. Il salone dei concerti si trova infatti al centro dell’intera struttura, facilmente raggiungibile sia dalle diverse ali dell’Istituto che dall’esterno, in occasione dei concerti aperti al pubblico. La sala di notevoli dimensioni è dotata di un grande organo, sul quale si esercitarono, nel corso della sua lunga storia, numerosi allievi dell’Istituto alcuni dei quali divenuti importanti musicisti.


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